Non mangiare patate germogliate: ecco cosa accade al nostro organismo

Le patate sono ortaggi onnipresenti nelle cucine, perché gustosi, nutrienti e particolarmente versatili. Si prestano a moltissime ricette e a diverse cotture, ma sono spesso associate al timore che, una volta germogliate, possano diventare tossiche. È proprio così? In quali casi le patate possono fare male all’organismo? Nelle prossime righe proveremo a chiarire ogni dubbio.

Proprio come le melanzane, i pomodori e i peperoni, le patate provengono dalle solanacee, una famiglia di piante erbacee i cui frutti contengono la solanina. Si tratta di un alcaloide che se, assunto in grande quantità, può nuocere alla salute. I germogli e la buccia delle patate ne sono ricchi, ragion per cui sono due parti delle patate da non consumare.

Cosa accade se si mangiano patate germogliate

La solanina non va demonizzata, perché se assunta in piccole quantità può avere un’azione antibiotica, contribuisce a diminuire i valori di glucosio e colesterolo nel sangue. Il problema nasce nel momento in cui le patate diventano verdi e presentano molto germogli lunghi; a quel punto la solanina può provocare de danni all’organismo.

Un’intossicazione da solanina può causare dei disturbi all’apparato digerente, a quello nervoso e cardiovascolare. Fra i sintomi che possono manifestarsi ci sono mal di testa, nausea, vomito, diarrea, dolori all’addome e febbre. È importante precisare che difficilmente il consumo di patate diventa tossiche fino a questo punto. Gli effetti negativi dipendono non solo dal grado di concentrazione di solanina presente nelle patate germogliate, ma anche dalle condizioni di salute di chi le mangia.

Patate germogliate: quando non mangiarle

Le patate, se conservate a lungo, possono suscitare un grande interrogativo: sono ancora commestibili o vanno buttate? Proviamo a fare chiarezza in merito. Non tutte le patate germogliate vanno subito gettate nei rifiuti. Prima di buttarle via, dovremmo riconoscere alcune caratteristiche precise, il segnale che questi ortaggi potrebbero essere tossiche:

  • hanno molti germogli
  • i germogli sono più lunghi di 1 centimetro
  • la buccia è verde

Queste tre caratteristiche sono un chiaro segnale che nelle patate c’è una pericolosa concentrazione di solanina che può causare una grave intossicazione. In questo caso le patate germogliate andrebbero buttate va. Il loro sapore amaro è un’altra prova del fatto che le patate sono andate a male e non andrebbero consumate.

Le patate, una volta acquistate, andrebbero conservate in un posto fresco, asciutto e buio. Meglio non mangiare la buccia, perché contiene gran parte della solanina. Una buona abitudine è anche quella di non riusare l’acqua di cottura, così come quella di non sostituire spesso l’olio per la frittura, se si sceglie di friggere le patate.

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